Estate in musica: guida ai concerti da non perdere/ 2

In Musica

Da Macerata a Ravello, da Torre del Lago a Martina Franca per finire a Budapest gli eventi musicali più significativi di classica e lirica

Prendiamoci un momento per parlare della nostra estate, che ormai è qui, perché non finisca «improvvisata e insensata» come in Fratelli d’Italia di Arbasino. Sapore di mare ma non solo: le smanie della villeggiatura possono diventare anche smanie musicali quando si capita a Pesaro, a Macerata o, cambiando riviera, a Torre del Lago, o ancora molto più giù fino ai trulli di Martina Franca. Intanto all’Arena di Verona, la prima stagione di Cecilia Gasdia è iniziata con la nuova Carmen di de Ana da guerra civile spagnola, che proseguirà per tutta l’estate in compagnia di altre opere areniane come Aide e Nabucchi; mentre a Spoleto è già stato presentato il nuovo lavoro di Silvia Colasanti, Minotauro, e soprattutto la Beggar’s Opera di John Gay con regia di Robert Carsen, che per fortuna a ottobre si rivedrà a Pisa e a Novara.

Il prossimo turno è allo Sferisterio di Macerata, che nel weekend del 20 luglio presenta un Flauto magico in italiano con regia di Graham Vick che, abituato nella sua Birmingham a presentare le opere tradotte, ha riscritto i dialoghi con Stefano Simone Pintor a partire dalla traduzione di Fedele d’Amico. Molto atteso anche L’elisir d’amore in spiaggia di Damiano Michieletto, che in Italia si è già visto solo a Palermo, con John Osborn, Alex Esposito e Mariangela Sicilia. Infine l’ormai storica Traviata “degli specchi” di Henning Brockhaus, con le impressionanti scene di Josef Svoboda e la Violetta di Salome Jicia. Ancora grande attenzione alle regie nel festival diretto da Barbara Minghetti, attenzione appena ripagata con il Premio Abbiati vinto dal duo Ricci/Forte per la Turandot presentata la scorsa estate.

Il paradiso del belcanto, Martina Franca, quest’anno dedica la sua programmazione all’amore: Giulietta e Romeo di Vaccaj, con libretto di Felice Romani che avrebbe poi usato anche Bellini per I Capuleti e i Montecchi, sarà messa in scena da Cecilia Ligorio, sul podio Sesto Quatrini; Rinaldo di Händel, per la prima volta nella versione napoletana rimaneggiata da Leonardo Leo e altri, sarà diretto dal direttore musicale Fabio Luisi in un allestimento curato da Giorgio Sangati, giovane regista legato al Piccolo Teatro; infine l’opera in masseria: Il trionfo dell’onore, unico titolo comico di Alessandro Scarlatti, sarà diretto da Jacopo Raffaele e vedrà al lavoro per l’allestimento l’ottima compagnia Eco di fondo, che già l’anno scorso si è fatta notare in una serata di madrigali monteverdiani.

Pesaro festeggia i centocinquant’anni di Rossini con tre nuove produzioni: Ricciardo e Zoraide con i divi Romanovsky e Flórez, la farsa Adina e il primo Barbiere di Pier Luigi Pizzi, che nel suo catalogo rossiniano ne contava diversi come scenografo, addirittura della commedia di Beaumarchais da cui l’opera è tratta, ma mai come regista. Da segnalare la curiosa serata di cabaret rossiniano del 18 agosto, Rossinimania, con Massimo Ranieri, da un’idea di Filippo Crivelli ed Emilio Sala.

A Torre del Lago vengono presentate una nuova Tosca con regia di Giancarlo Del Monaco e una nuova Bohème con regia di Alfonso Signorini, ma l’omaggio pucciniano più interessante dell’estate è forse la mostra della Fondazione Ragghianti a Lucca curata da Fabio Benzi, Paolo Bolpagni, Maria Flora Giubilei e Umberto Sereni con allestimento di Margherita Palli: Per sogni e per chimere, Giacomo Puccini e le arti visive che confronta l’atmosfera delle opere di Puccini con l’estetica dell’arte italiana: basta pensare alle opere di Gaetano Previati, quasi un alter ego del compositore, o al meraviglioso polittico di Plinio Nomellini, Sinfonia della luna, che per la prima volta esce dalla Ca’ Pesaro di Venezia.

A Ravello invece Esa-Pekka Salonen ha già inaugurato il festival dirigendo la sua Philarmonia Orchestra in una serata wagneriana. Imperdibili Chung con l’Orchestre Philharmonique de Radio France il 14 luglio, Iván Fischer con la Budapest il 18 agosto e Gergiev il 21 con la Mariinsky Orchestra. Per i montanari invece Mario Brunello, Gidon Kremer e tanti altri suoneranno sulle Dolomiti fino al 31 agosto.

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