Dopo il riuscito “Captain Phillips, il grande attore americano è diretto di nuovo da Paul Greengrass in “Notizie dal mondo”, che racconta in modalità western un’America rancorosa e diffidente, come quella lasciata da Trump. Ma il regista di Jason Bourne e “United 93” sceglie qui una dimensione domestica, positiva e concentra nella prima parte l’azione. Poi è tutto buoni sentimenti, redenzione e happy end
Prendete uno degli espedienti narrativi più abusati della storia cinematografica americana (e non solo), ovvero l’accoppiata bimba ribelle e sperduta – protettore adulto dal passato burrascoso. Aggiungeteci una formula, quella del road movie, valida per ogni stagione e ambientazione storica. Annaffiate il tutto con un po’ di salsa western vecchio stile, di quelli in cui i buoni sono proprio buoni, i cattivi davvero cattivi, e alla fine tutto va come dovrebbe andare. Notizie dal mondo, il nuovo film di Paul Greengrass con Tom Hanks (il secondo della coppia dopo l’ottimo Captain Phillips – Attacco in mare aperto), è tutto nelle parole del suo protagonista: una strada dritta, su cui andare avanti sicuri, evitando ogni deviazione, curva o scossone. I fan del genere sono avvisati: nel Far West di Greengrass si parla tanto e si spara poco. Forse troppo poco.
Il progetto, sulla carta, è interessante: spesso, in tempi più o meno recenti, Hollywood si è servita dell’immaginario western in moderni war movies – con la sua epica della frontiera, i suoi Fort Alamo da difendere eroicamente, i pistoleri solitari/cecchini infallibili – per giustificare o fare a pezzi l’attuale politica estera statunitense. Notizie dal mondo muove invece in direzione diametralmente opposta: per quanto i lavori di realizzazione del film siano iniziati nell’autunno 2019, è fin troppo facile riconoscere le macerie lasciate dalla rovinosa caduta dell’amministrazione Trump nella frammentata, rancorosa e diffidente America post-guerra civile attraversata dal Capitano Kidd (Tom Hanks), anziano reduce divenuto cantastorie, e dalla giovane “due volte orfana” Johanna (l’esordiente Helena Zengel, fresca di nomination ai Golden Globe), rapita in tenera età dagli indiani e poi ricatturata dai soldati unionisti.
Il risultato è una pellicola per certi versi atipica, fuori dagli schemi più classici del filone a cui, almeno sulla carta, dovrebbe appartenere. Eppure, paradossalmente, al nuovo film di Greengrass manca proprio Greengrass. Se i suoi precedenti lavori, da Bloody Sunday a Green Zone, da Captain Phillips a United 93, erano suspense e adrenalina pura dal primo all’ultimo fotogramma, stavolta tutto pare scivolare via senza intoppi, finendo per regalare il più facile dei pacchetti hollywoodiani “alla Ron Howard”, tutto redenzione e buoni sentimenti da manuale. Il che non sarebbe necessariamente un male, se non fosse che dal regista della saga di Jason Bourne, anche senza inseguimenti spettacolari, esplosioni e arti marziali, sarebbe stato lecito attendersi qualcosa in più di un compitino formalmente ineccepibile ma innegabilmente un po’ ruffiano.
La colpa, probabilmente, è da ricercarsi più che altro in una sceneggiatura sbilanciata (tratta dall’omonimo romanzo di Paulette Jiles), che condensa nella prima metà delle due ore di pellicola le poche sequenze d’azione, per poi procedere in tutta discesa verso un lieto fine perfino esagerato nella sua prevedibilità. Non mancano certo scene e immagini suggestive, come in ogni western che si rispetti, ma è comunque poco, anche rispetto alle altre recenti rivisitazioni del genere, come I Fratelli Sisters di Jaques Audiard, Hostiles – Ostili di Scott Cooper, il Grinta dei fratelli Coen, o il pluripremiato Revenant – Redivivo di Alejandro Iñárritu. Il britannico Greengrass opta per una dimensione decisamente domestica, puntando sul realismo della quotidianità: la sua frontiera non è fatta di campi lunghi e paesaggi senza confini, quanto piuttosto di piccoli villaggi in legno e pietra da teatro di posa, in cui le pistole lasciano spesso e volentieri spazio a dialoghi e primi piani sul faccione dell’eterno Tom Hanks, usato garantito, cui stavolta però pare quasi ingiusto chiedere di tenere in piedi tutto da solo.
Diffuso negli Stati Uniti on demand quindici giorni dopo la sua uscita nelle sale, in Italia Notizie dal Mondo è distribuito direttamente su Netflix, trovando probabilmente nella visione dal salotto di casa la sua dimensione ideale. Rispetto alla media delle produzioni per il piccolo schermo è indubbiamente un prodotto di alto livello, e una valida alternativa all’ennesima puntata di una qualsiasi serie tv. Per la nostalgia del cinema, quello vero, serve sicuramente qualcosa in più.
Notizie dal mondo di Paul Greengrass, con Tom Hanks, Helena Zengel, Michael Angelo Covino, Elizabeth Marvel, Fred Hechinger