Pane, rose e Pomodoro

In Arte

Expo è alle porte, e noi siamo già stanchi in partenza del caravanserraglio di eventi “a tema alimentare”. Ma la Fondazione Pomodoro ha giocato d’anticipo

Il pane e le rose. Bread and Roses è una mostra dichiaratamente legata al tema di Expo, tanto da essere stata inserita nell’apposito palinsesto cittadino, expoincittà. Ma, come si legge fin dalle prime righe del comunicato stampa della mostra, l’intento è quello di istituire un approccio critico allo slogan “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. I milanesi oramai lo conoscono bene ma, paragonata alle normali reazioni di esaltazione o scetticismo, la chiave di lettura proposta dal curatore, Marco Meneguzzo, suona fortemente provocatoria e antiretorica.

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Loris Cecchini, The polychromeseedsessions (collection 1), 2015

Il tema di Expo è infatti discusso a partire dall’efficace motto, attribuito a Carl Marx e reso celebre da suffragette e operai, “dateci il pane, ma anche le rose”, ultimamente rilanciato da Pride in una commovente versione inglese cantata. Come a dire che la necessità materiale, simboleggiata dal pane, non esaurisce il bisogno umano: vivere non vuol dire semplicemente sopravvivere. È da questo spunto che Meneguzzo imposta – nel saggio del catalogo, il quinto numero dei “Quaderni” della Fondazione – una riflessione sui funzionamenti e sulla funzione dell’arte, che non può e non deve limitarsi a essere informazione, commento e illustrazione. Come le rose della formula marxiana, l’arte deve essere metafora, ovvero rielaborazione.

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Chiara Dynys Pane al mondo, 2015

Gli artisti in mostra appartengono a generazioni e mondi espressivi fra loro molto diversi, come traspare chiaramente dalle opere installate nello spazio espositivo della Fondazione, sapientemente orchestrate per creare un armonioso dialogo fra loro.

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Giuseppina Giordano | Allestimento della mostra alla Fondazione Pomodoro © Ugo Dalla Porta

Cinque artisti per altrettante declinazioni del tema: dalla concretezza catalogatrice di Loris Cecchini alla letteralità linguistica di Chiara Dynys, dalla contraddittorietà sistemica di Giuseppina Giordano alla confusione razionalizzata di Gianni Caravaggio, fino alla delicatezza poetica di Pino Dedoato.

“Il pane e le rose. Bread and Roses”, Fondazione Arnaldo Pomodoro, fino al 17 luglio 2015

Foto: Pino Deodato | Allestimento della mostra IL PANE E LE ROSE alla Fondazione Pomodoro © Ugo Dalla Porta

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