Il regista francese torna al tema dell’affascinante difficoltà di crescere vent’anni dopo l’interessante “L’età acerba”. Scritto insieme alla brava e sensibile Céline Sciamma, racconta l’incontro, intenso e contrastato, tra due adolescenti che più diversi non potrebbero essere: uno, bianco, figlio di un pilota militare, l’altro, maghrebino, adottato da una coppia di contadini. Ottimi Corentine Fila e Kacey Mottet Klein
Forse qualcuno ricorda L’età acerba di André Techiné. È un film del 1994 e racconta un gruppo di adolescenti e il loro periglioso passaggio all’età adulta sullo sfondo della guerra di Algeria e della sonnolenta provincia francese, nei primi anni Sessanta. Un film commovente, vitale, capace di raccontare senza infingimenti la forza dirompente dell’adolescenza, ma anche la sua ottusità spavalda, la sua bellezza incomprensibile. A settant’anni Techiné torna ora a parlare di adolescenza e di scoperta della propria identità. Sessuale, e non solo. La guerra d’Algeria non c’è più, il mondo è completamente diverso ma quello che non è cambiato è il furore, la rabbia, lo stordimento con cui i giovani si affacciano sul palcoscenico della vita. E la loro immensa fragilità.
Protagonisti di Quando hai diciassette anni sono Damien e Thomas, compagni di liceo, tanto diversi eppure simili. Damien (Kacey Mottet Klein) è figlio di una dottoressa sorridente e comprensiva e di un pilota militare, in missione lontano da casa. Tom (Corentin Fila) è di origini magrebine, figlio adottivo di una coppia di contadini che vive in una fattoria isolata. Due amici-nemici, una coppia di poli che si attraggono e si respingono, due ragazzi che stanno scoprendo il mondo e il sesso e hanno paura di perdersi. Non trovano le parole, non sanno dare un nome ai sentimenti e nemmeno sanno ascoltare. Così litigano e basta, e si picchiano, tutti i giorni o quasi. Due ragazzi che stanno scoprendo i bisogni del corpo e la forza del desiderio, e annaspano con lo sguardo temerario rivolto verso il cielo e le gambe incerte che troppo spesso smarriscono il cammino.
Con pudore e intelligenza, Techiné (con l’aiuto di Céline Sciamma, brava sceneggiatrice e regista sensibile, per esempio dell’ottimo Diamante nero) indaga un universo di sentimenti sfuggenti ed equilibri instabili, paure e tumulti. Scruta nell’abisso insondabile della giovinezza ingaggiando quasi un corpo a corpo con i suoi acerbi (e bravissimi) protagonisti. Non riesce a risolvere l’enigma impossibile dell’adolescenza, ma firma un racconto che ha il respiro aspro e autentico delle montagne dell’Ariège dove la storia è ambientata.
Un film prezioso e raro (nella filmografia di un autore che sembrava essersi perso un po’ per strada negli ultimi anni), inquieto come la vita, prepotente come solo l’adolescenza sa essere. Dedicato a chi i suoi diciasette anni se li ricorda bene. E anche a chi si illude di averli dimenticati.
Quando hai 17 anni di André Techiné con Kacey Mottet Klein, Corentin Fila, Alexis Loret, Sandrine Kiberlain, Jean Fornerod