Tornato “Rocky horror show” di O’Brien, che dal ’73 alleva schiere di fedeli capaci di anticipare le mosse: e Frank ‘n Furter è la mamma di tutte le Priscille
Ogni volta che Rocky horror show viene a Milano, saranno ormai una ventina d’anni ed ogni palcoscenico ha i suoi ricordi (all’ex cine Cristallo una sera era arrivato anche Fellini), giurano che è l’ultima occasione. Fortuna si rivela sempre la penultima perché c’è sempre chi ha appena compiuto 18 anni e non aveva fatto in tempo e la coazione a ripetere dà i suoi frutti. Così anche ora che il famoso musical di Richard O’Brien si ripresenta per Expo all’affollatissimo Teatro della Luna (sta fino al 20 maggio) lo spettacolo diretto da Sam Buntrock si rivela ormai un classico che ha permesso poi la nascita di altri spettacoloni irriverenti come Priscilla e La cage aux folles, dando vita a un genere specifico.
Il musical trans che si svolge in Transilvania (e dove se no?) nasce nel ’73 off Broadway, due anni prima del film di Sharman che gli diede fama internazionale con Tim Curry e ancora oggi funziona quella commistione tra commedia sexy e horror (Frank ‘n Furter, la divina bionda Rob Fowler, fa parte della famiglia degli scienziati pazzi) nel paradosso camp e kitch della nascita della frankensteinana creatura che in questa edizione inglese è bionda come Tadzio in Morte a Venezia. Parole e musiche, trionfo di rock per tutte e due, sono di O’Brien e lo show da trasgressivo che era è diventato omologante, tanto che lo spettacolo sta anche nel pubblico di fedeli, non tutti di primo pelo, che assiste alla laica Messa cantata anticipandone le mosse, buttando acqua e riso, ripetendo i tic, le battute, i ritmi, agitando le mani come in un maxi karaoke internazionale che ogni sera si ripete a Milano, dove al cinema Mexico questa festa è in atto ogni venerdì da 30 anni.
Una ottima edizione in cui tutti gli interpreti hanno voci potentissime e scaligere, e in cui i due timorati fidanzatini (al cinema lei era la giovane Susan Sarandon) fanno la loro bella figura e si lasciano presto sedurre dalla casa stregata del sesso misto: inizio con trailer bianchi e neri di urla e spaventi anni 30 della Universal e finale con una mini odissea nello spazio in cui si garantisce che siamo tutti poveri mortali, inutile quindi dividersi per il sesso. Citazioni, ottime e abbondanti, da King Kong alla danza dei ventagli di Zizi Jeanmaire al dr. Stranamore.
Rocky Horror Show di Richard O’Brien al Teatro della Luna fino al 20 maggio