Al Tunnel il gruppo indie di Los Angeles che ha composto My Tipe, il motivo-tormentone della scorsa estate che dà il titolo al loro nuovo CD
Ho conosciuto i Saint Motel e il loro Ep My Type durante uno showcase alla Terrazza Aperol di Milano; la band di Los Angeles si trovava in città proprio per la promozione di questo lavoro ed era la loro occasione per presentarlo al pubblico.
Dei Saint Motel conoscevo solamente il singolo che dà nome all’album e che era diventato il tormentone della scorsa estate e sigla di Quelli che il calcio. Impossibile non averlo ascoltato; My Type era letteralmente ovunque. Il ritmo della musica, l’ironia e la leggerezza dei testi, evidentemente, non avevano conquistato solo me.
Tutto il resto, però, era da scoprire.
Conoscere live gli artisti è sempre il modo migliore per accostarsi alle loro canzoni. E l’Ep My Type, in particolare, rende al meglio nelle esibizioni dal vivo dove il pubblico si lascia completamente coinvolgere dalla sonorità anni ’70 dei Saint Motel e anche dal loro carisma.
Così, quando si è trattato di ascoltare l’album in un altro contesto, non ero sicura che tutta quella energia sarebbe stata trasmessa anche dal CD.
Invece mi sbagliavo. Sarà che l’Ep inizia proprio con My Type, 3 minuti e 27 secondi di puro ritmo, sarà che mi sono lasciata commuovere dalla semplicità e naturalezza del testo di Cold Cold Man, o forse è stato il gusto retrò di Benny Goodman, non lo so, ma so che l’album mi ha conquistata proprio come hanno fatto loro sul palco.
In un susseguirsi di relazioni e storie d’amore raccontate con serietà e ironia in modo quasi ossimorico – proprio come suggerisce il nome della band, dove Saint è accostato a Motel, luogo che con la santità ha poco a che fare – la voce profonda di A/J Jackson si sposa con il sound potente e con lo stile complessivo dell’album un po’ indie rock, un po’ stile disco anni ‘70, che punta sul pianoforte, sulla chitarra, sul sax.
Il loro genere in realtà è indefinibile e viene detto “indie” perché è una categoria che dice tutto e niente e che quindi non descrive il mix vario e complesso delle sonorità di questo album.
My Type è un lavoro perfettamente calibrato, non discontinuo, ma allo stesso tempo nemmeno noioso (forse anche perché contiene solamente sei canzoni). Si tratta di una ventata di freschezza in un panorama musicale che di novità, ultimamente, ne sforna poche.
Saint Motel, My Type, Parlophone Records