All’insegna del “molto vero e molto live”, l’EP dei Santa Margaret. Il sequel, presto in uscita, nella colonna sonora del nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo
«Ci siamo trovati in studio, non in mezzo ai computer, ma a strumenti vintage, macchinoni degli anni ‘70 e bobine» mi racconta Angelica Schiatti, classe 1989, vocalist e frontwoman dei Santa Margaret. «Una o due take a testa, nessun taglia e cuci, nessun campionamento… Tutto molto vero, molto live». Un’esperienza unica, nel 2014, quella di incidere in analogico, che comporta «inceppamenti, panico per la corrente che salta, per il nastro che non può essere sovrainciso: cose che erano normali fino a vent’anni fa».
Dopo due anni di gestazione, negli studi milanesi delle Officine Meccaniche prende forma l’EP Il suono analogico cova la sua vendetta (Vol.1), frutto della collaborazione tra Angelica e Stefano Verderi, ex-chitarrista de Le Vibrazioni e produttore artistico del progetto. Un’amicizia, la loro, che prosegue da molti anni e che si è evoluta naturalmente in un lavoro sinergico, maturato in ore e ore di sala prove, in cui il suono è davvero al centro dell’attenzione.
L’album, disponibile soltanto in vinile e streaming, si ispira a diverse anime musicali: la tradizione blues, dallo stile delta alle interpretazioni rock degli Stones, e la canzone italiana degli anni ‘60. Il concept fotografa i momenti della vita in cui ci si ritrova a un bivio tra sogno e realtà, si prende coscienza delle proprie possibilità e si sceglie una strada, tra delusioni e rivincite. Il lato b, un’unica traccia strumentale di venti minuti registrata in presa diretta, è una metaforica sfida al digitale e alla produzione standardizzata degli anni Duemila.
Riderò e l’inedito Vieni a gridare con me, dal Volume 2 di prossima uscita, faranno parte della colonna sonora del nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, Il ricco, il povero e il maggiordomo. Nel frattempo la band è stata selezionata per le audizioni di Sanremo: «Il testo con cui andiamo (Voglio urlare i miei sogni, ndr.) ci rappresenta molto, non è stato scritto ad hoc per il Festival. Saremmo felicissimi di partecipare per portare la dimensione live in un contesto istituzionale: inserire il jack nell’amplificatore e sentire il ronzio…».
In attesa del verdetto, i migliori auguri dalla nostra redazione!
Il suono analogico cova la sua vendetta (Vol.1) – Santa Margaret