Gli Stato Sociale inaugurano il Carroponte 2015

In Musica

Ed è subito estate, al ritmo del reggae orecchiabile di La musica non è una cosa seria o del sarcasmo suadente di Sono così Indie

È probabilmente il gruppo italiano piu’ dissacrante e divertente in circolazione. Musica elettronica, testi tra il minimalista in forma di slogan e il ragionamento social-filosofico, e sana voglia di far casino come si addice a un gruppo giovane.

Gli Stato Sociale hanno solo due album all’attivo (più un EP di esordio) ma già adesso riempiono palasport e arene estive, come hanno fatto il 4 giugno a Sesto San Giovanni all’inaugurazione della stagione del Carroponte.

Difficile dire quanta gente ci fosse, ma siamo tranquillamente sopra le 2000 persone. Certo, un biglietto basso (7 euro) aiuta a fare presenze, ma quasi tutti erano fans della band, pronti a cantare Sono così Indie (saggio esilarante sulla logorrea nazionale) oppure la liberatoria Mi sono rotto il cazzo, e a ballare il reggae di La musica non è una cosa seria.

Musicalmente lo Stato Sociale è un  mix di elettronica ultrapop (tra i Soerba e una certa club culture quasi techno) e di sgrammaticature post punk, in linea con la migliore tradizione new wave bolognese, città da cui provengono con giusto orgoglio. A questo proposito va ascoltata Linea 30, ricordo lucido e intelligente della strage alla stazione di Bologna nel 1980.

Il concerto è una festa piena di energia, ma se vi interessano gli Stato Sociale provate anche a leggere i testi, un concentrato di cinismo intelligente zeppo di citazioni e di ironia sui tanti luoghi comuni che attraversano la nostra vita quotidiana. Uno fra tutti “vecchi che guardano lavori in corso, giovani che guardano siti in manutenzione da Questo è un grande Paese.

Bravi quelli dello Stato Sociale e bravi gli organizzatori del Carroponte a comporre un cartellone di concerti lungo e meditato, che mette insieme generi e artisti molto diversi fra loro uniti dal livello medio-alto della proposta.

Da segnalare i Primus il 13 giugno, Cristina Donà – reduce dell’eccellente album Cosi’ vicini – il 18 giugno, il blockbuster Fedez martedi 23 giugno, John Hiatt l’8 luglio, Stefano Bollani (che rifà Frank Zappa) il 13 luglio, Litfiba il 17 e Francesco De Gregori il 18 luglio per arrivare a settembre con Carmen Consoli e J Ax.

Tanta roba nel mare di offerta di musica live che attraversa Milano e dintorni in quest’estate 2015, un offerta forse eccessiva nonostante le sirene di Expo.

Stato Sociale al Carroponte

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