Strane coppie. Virginia Woolf e Karen Blixen

In Letteratura

“Strane coppie” è sbarcato a Milano e ha avuto come protagoniste Karen Blixen e Virginia Woolf

«Scrivere (senza speranza e senza disperazione), è una famosa frase di Karen Blixen che ben si adatta a descrivere sia il lavoro di ogni autore in ogni tempo, sia il destino di Blixen come di Woolf, la loro vita tesa alla conquista della libertà personale ed espressiva in termini decisamente anti commerciali. Oggi un libro come Le onde in Italia non troverebbe alcun editore».

Questo ci dice Antonella Cilento, raffinata scrittrice, finalista al premio Strega 2014 con Lisario o il piacere infinito delle donne che dirige da ormai 24 anni i Laboratori di Scrittura, Lineascritta, una delle primissime, “storiche” scuole di scrittura italiane, con base a Napoli e stage e corsi attivi in tutta Italia, ed anche in videoconferenza, con allievi da tutt’Europa.

Con Strane coppie  la Cilento ama creare inedite connessioni tra la chimica di Primo Levi e la fisica del Majorana di Sciascia, ovvero la scienza che genera letteratura, oppure tra la fame allucinata di Knut Hamsun di fronte al delirio lirico e alcolico di Malcolm Lowry; il filo rosso che unisce due poeti-scrittori così apparentemente diversi come Poe e Valéry; l’avventuroso e l’epico come specchio esistenziale del dramma umano in Conrad e Babel’. A raccontare queste storie duplici, scrittori e poeti come Stefano Benni, Marco Lodoli, Valerio Magrelli, Eraldo Affinati, Antonio Franchini. E a riraccontarle attraverso i film, che hanno portato quegli autori sul grande schermo, il critico Valerio Caprara. Infine un terzo livello di racconto, quello di due artiste contemporanee, Iole Cilento e Teresa Dell’Aversana, che hanno creato ed esposto, per ognuno di questi incontri, opere di luce (Light Work) di grande suggestione.

Strane Coppie si tiene a  Napoli ormai da nove anni, e giovedì scorso è sbarcata nel cuore di Milano, nella sede storica del Banco BPM, la Sala delle Colonne di Palazzo Corio Casati.

L’incontro milanese, che ha avuto come protagoniste Karen Blixen e Virginia Woolf, è stato condotto da due narratrici di razza: Laura Bosio, incaricata di raccontare al pubblico la scrittrice danese di Sette storie gotiche e La mia Africa, e Valeria Viganò, che ha argomentato appassionatamente i testi dell’autrice de Le onde.

Valeria Viganò legge con passione estrema Woolf da quando aveva diciotto anni: «Se superate le prime trenta pagine di Le onde, in cui si intrecciano sei voci, tre maschili e tre femminili, moltiplicazioni di alcuni aspetti della personalità di Virginia Woolf che producono però perfetti personaggi, entrerete nel più straordinario romanzo che abbiate mai letto, o meglio, in qualcosa che non è mai esistito prima».

«La capacità fantastica di Karen Blixen è sterminata – precisa Laura Bosio, – è una Sherazade inarrestabile che in Sette storie gotiche consuma i confini del racconto fantastico ottocentesco, da Hoffman a Hoffmansthal, con la sua inesauribile ansia di vita e di viaggi … chi è il romanziere, chi compie la menzogna felice, chi è l’artista e quali sono i suoi limìti è un discorso che Blixen porta avanti in ogni suo libro. Le interessano i puri bugiardi…».

«»Strane Coppie – racconta Antonella Cilento – propone da sempre una speciale forma di narrazione che riporti in piazza i classici, fra la gente, oberata da informazioni di marketing e sempre più distante dal senso profondo della bellezza e dell’arte: in questi anni abbiamo sempre scelto libri noti o dimenticati accostandoli per inattese vicinanze o per marcate diversità, mettendoli a confronto, facendoli sfidare, portando al pubblico una narrazione non accademica delle diverse facce della letteratura mondiale. In questo caso, la sincronia di tempi e di vita era significativa. Quasi coetanee, Blixen e Woolf si trovano agli inizi degli anni Trenta una a debuttare in letteratura ormai cinquantenne con Sette storie gotiche, l’altra, già autrice dei suoi romanzi maggiori, da Mrs Dalloway a Al faro e di una sterminata produzione narrativa e saggistica, approda ad un romanzo unico per sperimentazione e forma nel panorama del Novecento, Le onde».

Per il numeroso pubblico, oltre cento presenze, a far ascoltare le voci di Blixen e Woolf, c’è stata poi Margherita Di Rauso, attrice formatasi al Piccolo Teatro e di recente fra i protagonisti a Milano dell’Opera da tre soldi riletta da Daniele Michieletto, accompagnata da immagini d’epoca selezionate da Marco Alfano.

Le versioni cinematografiche ispirate a questi due miti del Novecento rendono visivo il racconto attraverso un montaggio di immagini curato da Valerio Caprara che ha mostrato, per Karen Blixen, Storia immortale di Orson Welles (1968), l’Ehrengard di Emidio Greco (1982), La mia Africa di Sidney Pollack (1985), e per Virginia Woolf The hours di Stephen Daldry dal romanzo di Michael Cunningham (2002) e Orlando di Sally Potter (1982), riportando dai saggi sul cinema di Virginia Woolf una citazione a proposito di quel che il cinema dovrebbe fare nei confronti della letteratura, non pura semplificazione e mimesi ma «mostrare quel che le parole non possono dire».

L’intento di Strane Coppie, che negli anni ha proposto anche confronti fra i classici della letteratura e della pittura, è proprio in questa edizione di mostrare come nel Novecento la letteratura abbia espanso i suoi confini al mondo dell’interiorità e della percezione e alla moltiplicazione dell’io, mentre il cinema ha esplorato e portato a compimento la visione e la trama, e in che modo l’arte contemporanea riesce a fissare l’istante e il simbolo, come è accaduto nelle opere di vetroresina, marmo e luce di Iole Cilento e Teresa Dell’Aversana, che hanno estratto e materializzato per il pubblico di Strane Coppie l’essenza dalle opere di Blixen e Woolf.

A questa serata milanese seguirà l’ultimo appuntamento della nona edizione di Strane Coppie, a Verona, presso la sede di BPM in via San Cosimo 10 giovedì 11 maggio alle h 18 : anche qui donne per protagoniste, Katherine Mansfield e Natalia Ginzburg, narrate da Marta Morazzoni e Lisa Ginzburg, letture di Nicoletta Maragno e, ancora, il cinema di Valerio Caprara e le opere di Iole Cilento e Teresa Dell’Aversana.

Il programma completo di strane coppie sul sito de Lalineascritta

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