Da martedì 14 a sabato 18 marzo 2017 si svolgerà Studi Festival #3, terza edizione della rassegna in cui gli artisti che vivono e lavorano a Milano aprono le porte dei loro studi alla città, invitando ad esporre altri artisti e organizzando mostre, performance ed eventi.
C’è un appuntamento che, da tre anni a questa parte, sta diventando uno dei più attesi dal mondo dell’arte milanese. E con “mondo dell’arte” non intendo certo quell’elite patinata che sfoggia mise stravaganti agli opening, ma il mondo vero, reale e attivo di chi l’arte la produce, facendone l’habitus della propria esistenza: gli artisti. Studi Festival, un progetto ideato, curato e portato avanti con tenacia e determinazione dagli artisti Claudio Corfone, Rebecca Moccia, Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiarandà, è infatti una prova verace e certamente riuscita di rovesciamento bottom-up del sistema, una rivoluzione festosa che fa raccontare l’Arte dai suoi veri protagonisti.
Cinque giornate di festival vedranno 65 mostre in studi d’artista aperti in tutta la città, 17 proposte in spazi istituzionali o no profit, 20 eventi collaterali in artist run spaces (spazi no profit gestiti da artisti) e circa 600 artisti di tre diverse generazioni. Artisti di lunga esperienza come Mario Airò, Stefano Arienti, Maurizio Cattelan, Corrado Levi, Liliana Moro, Luca Pancrazzi o Cesare Pietroiusti. Milanesi d’adozione come Francesco Bertelé, Sophie Ko, The Cool Couple o Debora Hirsch. Nuovi studi e spazi espositivi che inaugurano per l’occasione con nomi come Andrea Kvas, Claudia Losi, Steve Piccolo, Luca Pozzi, Gianni Caravaggio o Vedovamazzei. Solo per citarne alcuni.
Per cinque giorni Studi Festival #3 scatenerà a Milano un turbinoso intreccio di visioni in cui il lavoro degli artisti, esposto nei luoghi in cui questi lavori nascono – e fin qui non è certo una novità – si incrocia con quello di altri artisti, invitati dagli inquilini di quei laboratori ad esporre con loro – e questo, a ben guardare, è uno scarto paradigmatico. Studi Festival chiede infatti a chi decide di partecipare non solo di esporre le sue opere ma di raccontare la sua visione dell’arte, di dichiarare le sue amicizie e le sue simpatie, di creare dei contraltari dialettici in cui le opere residenti rimbalzano circolarmente sulle opere ospiti, per aumentare il grado di complessità e tentare di rompere strutture narrative altrimenti troppo spesso permeate di conformismo.
Tutti sono nodi di questa rete, artisti celeberrimi o semplicemente famosi, mid-career e absolute beginners. I primi esperimenti del giovane artista si alternano all’intervento o al semplice gesto di ospitalità dei più noti, in un clima di itinerante euforia che porterà gli innumerevoli nomadi dell’arte a muoversi per la città, esplorandola come altrimenti non verrebbe in mente di fare, scoprendo luoghi affascinanti e a volte estremi, come scantinati, soffitte, capannoni non sempre a norma, percorsi tra androni e cortili, angoli di verde, luoghi collettivi e appartamenti con spazi creativi tra la cucina e il bagno.
Perché Studi Festival è un’iniziativa che va incontro alla città, incrociando esperienze, discipline e generazioni, creando un’atmosfera collaborativa e orizzontale che permette di creare una mappatura a più livelli, da quello prettamente artistico a quello relazionale, fino alla scrittura di una topografia alternativa attraverso luoghi altrimenti sconosciuti. Si aggiunga a questo, non ultimo, l’aspetto emotivo che la visione dell’opera d’arte, inserita nel contesto fisico, visivo, olfattivo e tattile del suo luogo d’origine, può dare al visitatore: un’esperienza diversa e rara, sicuramente più densa e pregnante del consueto concetto di mostra cui siamo tutti più o meno assuefatti.
Per facilitare le visite ai tanti eventi proposti da Studi Festival #3, anche quest’anno la città sarà divisa in cinque aree, ognuna delle quali sarà protagonista di un focus che concentrerà in un’unica serata gli eventi di quel settore, a cominciare questa sera con la zona Nord Est. Inoltre, sempre nell’ottica della partecipazione e dello scambio reciproco, tutta la documentazione fotografica e video delle cinque giornate di Studi Festival #3 sarà realizzata dagli studenti della Scuola di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera diretta da Paola Di Bello, mentre i contributi testuali nel blog del Festival saranno a cura degli studenti di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti e della stessa Accademia di Brera.
Preparate dunque motorini, biciclette e monopattini e perdetevi per la città alla caccia dei luoghi veri dell’arte. E se vi perdete non preoccupatevi: ci si ritrova tutti sabato sera all’Isola per Studi 3 Closing Party!