Speriamo che se la cavi quel matto di papà

In Cinema

“Teneramente folle” di Maya Forbes (della dynasty editoriale) è un bel film in bilico tra dramma, ironia e affetto. Con un grande cast: Ruffalo ma non solo

Cameron Stuart (Mark Ruffalo) è innamoratissimo della moglie Maggie (Zoe Saldana), adora le sue figlie ed è un uomo buono e gentile. Purtroppo soffre però di una grave forma di disturbo bipolare, e così alterna entusiasmi esagerati a depressioni feroci, momenti di meravigliosa creatività a inquietanti scoppi di violenza. Non è riuscito a finire la prestigiosa università che la sua illustre famiglia aveva scelto per lui, ma in compenso è sempre riuscito a farsi cacciare da tutti i posti di lavoro che ha trovato.

Per salvare la famiglia dal disastro, Maggie decide di trasferirsi a New York, per ricominciare a studiare e trovarsi un lavoro decente. Ma ha bisogno che Cameron, almeno per un po’, si occupi delle figlie, trasformandosi finalmente in quell’adulto responsabile che non ha mai saputo essere. Lui accetta la sfida, spinto dal desiderio di riconquistare l’affetto e la stima della sua famiglia, ma le cose non andranno esattamente lisce.

Maya Forbes (sì, proprio quei Forbes, la dinastia editoriale americana che per quasi un secolo ha pubblicato l’omonima e celeberrima rivista considerata la Bibbia del capitalismo, di recente ceduta a una cordata di capitalisti asiatici) che ha da poco compiuto 45 anni, è un’affermata sceneggiatrice, ma per il suo debutto in regia ha deciso di affidarsi non tanto al mestiere quanto alla memoria. Ha messo così in immagini i ricordi della sua infanzia nel Massachusetts anni ’70, un’esperienza di tenerezza e follia, disperazione e ottimismo, in compagnia di un padre tanto amato ma del tutto ingestibile (e a tratti decisamente pericoloso), una madre magnifica, meravigliosamente energica e amorevole, ma per anni costretta a vivere lontano da casa, una nonna avarissima che amministrava in modo fin troppo oculato i beni di famiglia lasciando nell’indigenza le nipotine adorate (forse solo a parole).

Il risultato di questa operazione nostalgia, condotta sul filo di un’emozionante colonna sonora vintage, è un film forse edulcorato, rispetto alla realtà di una grave malattia mentale, ma dotato di una rara capacità di mantenersi in bilico fra verità e finzione, dramma e commedia, ironia e affetto. E se il risultato è così godibile, molto dipende dalle scelte di cast, in prima fila un Mark Ruffalo perfetto nel suo mix inquieto di geniali contraddizioni e commoventi fragilità. Ma anche Zoe Saldana se la cava con onore, e così pure le due bambine protagoniste, la più grande figlia della stessa regista.

Teneramente folle di Maya Forbes, con Mark Ruffalo, Zoe Saldana, Imogene Wolodarsky, Ashley Aufderheide

(Visited 1 times, 1 visits today)