In bilico tra spionaggio e western, “The Equalizer 2 – Senza peccato” ripropone per la quarta volta il coriaceo Washington in stile actionner al servizio della regia dell’incostante Antoine Faqua. Che racconta in 120 minuti di fortunato e riuscito sequel (è già un successo in America, come il primo episodio) le nuove avventure del pistolero solitario che viene dalla tv degli anni Ottanta
Una cosa si può dire di Denzel Washington: non è uno che molla. A differenza di suoi colleghi più o meno coetanei, anagraficamente e cinematograficamente parlando, non è mai sparito dalle scene per quasi vent’anni, né si è rifugiato o riciclato nella nuova El Dorado delle serie tv. Da sempre e per sempre fedele al grande schermo, sbuca dove e quando meno te lo aspetti, tanto che ormai sembra persino aver smesso di invecchiare: a scandire il tempo che passa è piuttosto una filmografia sconfinata, eterogenea per generi e risultati, tra ruoli iconici (Malcolm X, Philadelphia), chicche di genere (Training Day, Inside Man), b-movie dall’esito prevedibilmente disastroso (Codice Genesi, il remake de I Magnifici Sette).
Difficile dire a quale di tali categorie appartenga The Equalizer 2 – Senza Perdono, dell’altrettanto eclettico e incostante regista Antoine Fuqua. Innanzitutto perché si tratta del secondo capitolo di un potenziale franchise alla Tom Clancy, tutto incentrato sulla figura dell’ex agente D.I.A. Robert Mc Call, improbabile vendicatore privato con la coppola, perennemente sospeso tra istinto del buon samaritano e sete di vendetta. Il primo tentativo, sempre diretto da Fuqua nel 2014, non era andato neanche così male al botteghino (tanto da giustificare un sequel, appunto), offrendo allo spettatore un action movie/spy story tutto sommato dignitoso, per quanto modesto, retto soprattutto dal one man show del sempiterno Denzel.
Il secondo episodio riesce, se non altro, a offrire anche qualcosa in più, meritando almeno un voto sopra la sufficienza. Ispirato al protagonista dell’omonima serie tv anni ’80, il giustiziere di Washington è lontano anni luce dal canonico agente segreto da moderno film d’azione alla Tom Cruise o Matt Damon, tanto nel look da pensionato ai giardinetti quanto nelle movenze un po’ imbolsite e tutt’altro che acrobatiche o spettacolari.
Eppure è proprio questo a conferire alla pellicola un aspetto e un interesse del tutto particolari, garantendone l’altrimenti inspiegabile successo al botteghino U.S.A. nella prima settimana di proiezioni: più violento di altri prodotti di cassetta più o meno simili (pur senza mai esagerare), inizia come l’ennesimo film di spionaggio alla Jason Bourne in salsa afroamericana e finisce come il più classico dei western, con tanto di sfida all’O.K. Corral in una città fantasma, per quella che è probabilmente, per ritmo e atmosfere, la sequenza più riuscita di tutta la pellicola.
Inevitabile il paragone con un’altra tacca al fucile del Denzel Washington in versione action man in cerca di vendetta, il sottovalutatissimo Man On Fire (a sua volta remake di un altro revenge movie anni ’80, Kidnapping – Pericolo in agguato, curiosamente ambientato tra Milano e il Comasco), e a ragione. Ora come allora, pur immerso in una trama elementare e affiancato da comprimari efficaci ma non indispensabili come Pedro Pascal dalla serie tv Narcos e l’attrice premio Oscar per The Fighter Melissa Leo, è il faccione malinconico dell’attore feticcio di Spike Lee e dello stesso Fuqua (è il quarto film del duo) a tirare avanti la carretta dall’inizio alla fine della proiezione: tra iconografia classica da vecchio cowboy vedovo ma non troppo (chi si ricorda Gli Spietati di Eastwood?), e quell’idea un po’ border line di giustizia fai-da-te all’americana, il veterano Washington caratterizza un personaggio dalle mille sfaccettature, ben al di là degli stereotipi del genere.
Il risultato è 120 minuti di intrattenimento senza troppe pretese, ma ragionato quanto basta per regalare al filone dei pistoleri solitari di ieri e di oggi non un film indispensabile, ma almeno qualcosa di nuovo.
The Equalizer 2 – Senza Perdono di Antoine Fuqua, con Denzel Wahington, Melissa Leo, Pedro Pascal, Bill Pullman, Ashton Sanders