Già mattatore nella versione in scena a Broadway, anche sullo schermo è Peter Dinklage, superstar della serie tv “Game of Thrones”, a interpretare l’immortale personaggio di Rostand. In un musical ben confezionato da Joe Wright (“Orgoglio e pregiudizio”, “Anna Karenina”) che fa convivere suoni classici e assai moderni, una brillante fotografia e la location, barocca e preziosa, di Noto
Ci sono storie che, al cinema e non solo, ogni tanto fa bene rispolverare. È il caso di Cyrano de Bergerac, commedia teatrale in cinque atti scritta nel 1897 dal drammaturgo francese Edmond Rostand, e diventata negli anni, per fama e fascino, quasi l’equivalente transalpino di Romeo e Giulietta. Non stupisce allora che, tra cinema e palcoscenico, nel corso dei decenni si siano susseguiti adattamenti e riscritture più o meno fedeli. Come per il corrispettivo britannico, inoltre, non mancano le citazioni in ambito musicale, dall’omonima opera lirica del primo Novecento all’ultimo musical scritto dalla sceneggiatrice Erica Schmidt, cui è direttamente ispirato il Cyrano per il grande schermo di Joe Wright.
Così, dopo lo spadaccino col nasone più “classico” di Gérard Depardieu, e quello in chiave moderna di Steve Martin nell’americano Roxanne, ecco che a sfruttare l’appeal cinematografico di personaggio e vicenda ci pensa il regista di L’Ora Più Buia (esperto di adattamenti in costume dopo Orgoglio e Pregiudizio, Espiazione e Anna Karenina), proponendo un’inedita e curiosa versione di Cyrano con un nano. E che nano: come nella sua versione dal vivo, a prestar voce versi e passi di danza al protagonista è nientemeno che Peter Dinklage, star di Game Of Thrones e, guarda caso, marito della Schmidt.
Dopo il successo con la saga fantasy dai romanzi di George R. R. Martin e qualche comparsata nelle saghe Marvel, è lui a regalare al personaggio di Rostand probabilmente una delle migliori interpretazioni su pellicola di sempre. A sorprendere non è infatti la già nota bravura dell’attore inglese, ma la capacità di dipingere un Cyrano carismatico, ironico, sottile ma espressivo al massimo in ogni gesto o battuta, tranne forse in quelle che è costretto a cantare. Non che manchi la buona volontà, anzi: per sua stessa ammissione, è stata proprio la componente Broadway style, tanto consolidata in America quanto ancora parzialmente estranea al nostrano intrattenimento di massa, a convincerlo ad accettare il progetto teatrale prima, cinematografico poi. D’altro canto, canzoni e musiche hanno una, anzi tre firme d’eccezione, ovvero quelle di Matt Berninger e dei fratelli Bryce e Aaron Dessner, rispettivamente voce, chitarra e tastiere del gruppo indie rock The National.
Ecco dunque che ogni schermaglia verbale (e non solo) diventa una rap battle, ogni duello un balletto, ogni dichiarazione d’amore una serenata dal sound ora classico, ora decisamente più moderno. Ovviamente, come in ogni musical che si rispetti, non mancano momenti fortemente stranianti, quasi kitsch, soprattutto per i non amanti del genere: i dialoghi e testi dei brani, spesso e volentieri fin troppo “pop”, per non dire elementari, difficilmente sarebbero andati giù a Rostand o allo stesso de Bergerac, soprattutto se accompagnati da coreografie tanto eccessive da cadere a più riprese nel ridicolo involontario.
Ma, oltre alle innegabili abilità canore degli altri due interpreti principali Haley Bennett e Kelvin Harrison Jr (decisamente rimandato invece il sempre cattivissimo Ben Mendelsohn, che canta poco e male), a far da contraltare a qualunque forzatura è soprattutto il mondo che Wright riesce a ricreare attorno ai suoi personaggi: splendide protagoniste del film sono infatti location e fotografia, oltre ai costumi dell’italianissimo Massimo Cantini Parrini, giustamente candidato all’Oscar per la seconda volta dopo Pinocchio, insieme alla collega Jacqueline Durran. Girato interamente in Sicilia, nella meravigliosa cornice barocca dei palazzi d’epoca di Noto, Cyrano riesce a far perdonare qualunque strappo a una narrazione credibile con atmosfere da fiaba ad alto tasso di spettacolarità, facendo di ogni scena un dipinto carico di atmosfera. Il risultato è un altrove poetico e universale, palcoscenico ideale per una vicenda senza tempo, raccontata con la giusta dose di romanticismo e magia.
Cyrano di Joe Wright, con Peter Dinklage, Haley Bennett, Kelvin Harrison Jr, Ben Mendelsohn, Bashir Salahuddin.