Uliano Lucas. I volti, la storia

In Arte

Le foto di Uliano Lucas, in mostra alla Galleria Bel Vedere, dimostrano che I grandi fotografi sanno raccontare la Storia con scatti rubati alla cronaca

Via Carlo Ottavio Cornaggia è una stretta strada acciottolata a due passi da Missori. Percorrendola tutta e girando a destra su via Olmetto, e poi a sinistra su via Stampa, ci si ritrova in via Santa Maria della Valle. Sono quasi le sei e sul breve slargo, di fronte a un minuscolo bistrot, è quasi buio. Qui si trova la galleria Bel Vedere, una raccolta oasi di pace al riparo dal viavai sferragliante della vicina via Torino.

Fino al 7 novembre, la galleria ospita una mostra gratuita dedicata a Uliano Lucas, Tra cronaca e storia. Il nome contiene tutto; perché in ogni foto che Lucas ha scattato, non è possibile scindere la storia dallo scatto, il momento dal contesto. Non c’è neanche una foto che possa essere estrapolata dall’orizzonte culturale in cui accade.

Uliano Lucas, Nel quartiere Lambrate, Milano, 1965 c. Courtesy Galleria Bel Vedere
Uliano Lucas, Nel quartiere Lambrate, Milano, 1965 c. Courtesy Galleria Bel Vedere

L’emigrazione meridionale a Milano, i movimenti sessantottini, la trasformazione urbana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Ma anche la guerra per l’indipendenza della Guinea e di Capo Verde, l’emigrazione nordafricana in Francia, la rivoluzione dei garofani, la Spagna franchista e la guerra dei Balcani. Uliano Lucas è fotografo politico, e imbraccia la macchina fotografica per testimoniare i fermenti e le contraddizioni del suo tempo. Restituisce con lo scatto la storia e lo fa partendo dal basso, e spesso attraverso le persone.

È lui che entra nell’ex ospedale psichiatrico con la macchina fotografica, come Gianni Berengo Gardin, Carla Cerati e Raymond Dépardon. Ma la sua analisi dei “nuovi” centri di salute mentale parte dai protagonisti del grande cambiamento, e non dal luogo. Celebre la sua serie di ritratti davanti al tavolino del Posto delle fragole, il bar dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, in cui si susseguono i volti di ex pazienti, operatori sociali e dirigenti del servizio sanitario. Difficile dire chi sia il paziente e chi il dirigente.

Uliano Lucas, Allievi di una scuola di musica, Sarajevo, 1993- Courtesy Galleria Bel Vedere
Uliano Lucas, Allievi di una scuola di musica, Sarajevo, 1993. Courtesy Galleria Bel Vedere

Altrettanto celebre è Immigrato sardo davanti al grattacielo Pirelli a Milano che come poche ha il dono della sintesi sociale, con il suo bilanciamento di pieni e vuoti e l’espressività della composizione. “Ogni fotografia nel momento in cui viene scattata diventa storia” – afferma Lucas. In uscita per Einaudi, a breve, anche un volume teorico, La realtà e lo sguardo. Storia del fotogiornalismo in Italia.

 

Uliano Lucas tra cronaca e storia, a cura di Roby Schirer e Roberto Mutti, Galleria Bel Vedere, fino al 7 novembre

Immagine di copertina: Uliano Lucas, Miliziane del PAIGC (Partito africano per l’indipendenza della Guinea e di Capo Verde) nella foresta, Guinea Bissau, 1970. Courtesy Galleria Bel vedere

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