Le foto di Uliano Lucas, in mostra alla Galleria Bel Vedere, dimostrano che I grandi fotografi sanno raccontare la Storia con scatti rubati alla cronaca
Via Carlo Ottavio Cornaggia è una stretta strada acciottolata a due passi da Missori. Percorrendola tutta e girando a destra su via Olmetto, e poi a sinistra su via Stampa, ci si ritrova in via Santa Maria della Valle. Sono quasi le sei e sul breve slargo, di fronte a un minuscolo bistrot, è quasi buio. Qui si trova la galleria Bel Vedere, una raccolta oasi di pace al riparo dal viavai sferragliante della vicina via Torino.
Fino al 7 novembre, la galleria ospita una mostra gratuita dedicata a Uliano Lucas, Tra cronaca e storia. Il nome contiene tutto; perché in ogni foto che Lucas ha scattato, non è possibile scindere la storia dallo scatto, il momento dal contesto. Non c’è neanche una foto che possa essere estrapolata dall’orizzonte culturale in cui accade.
L’emigrazione meridionale a Milano, i movimenti sessantottini, la trasformazione urbana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Ma anche la guerra per l’indipendenza della Guinea e di Capo Verde, l’emigrazione nordafricana in Francia, la rivoluzione dei garofani, la Spagna franchista e la guerra dei Balcani. Uliano Lucas è fotografo politico, e imbraccia la macchina fotografica per testimoniare i fermenti e le contraddizioni del suo tempo. Restituisce con lo scatto la storia e lo fa partendo dal basso, e spesso attraverso le persone.
È lui che entra nell’ex ospedale psichiatrico con la macchina fotografica, come Gianni Berengo Gardin, Carla Cerati e Raymond Dépardon. Ma la sua analisi dei “nuovi” centri di salute mentale parte dai protagonisti del grande cambiamento, e non dal luogo. Celebre la sua serie di ritratti davanti al tavolino del Posto delle fragole, il bar dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, in cui si susseguono i volti di ex pazienti, operatori sociali e dirigenti del servizio sanitario. Difficile dire chi sia il paziente e chi il dirigente.
Altrettanto celebre è Immigrato sardo davanti al grattacielo Pirelli a Milano che come poche ha il dono della sintesi sociale, con il suo bilanciamento di pieni e vuoti e l’espressività della composizione. “Ogni fotografia nel momento in cui viene scattata diventa storia” – afferma Lucas. In uscita per Einaudi, a breve, anche un volume teorico, La realtà e lo sguardo. Storia del fotogiornalismo in Italia.
Immagine di copertina: Uliano Lucas, Miliziane del PAIGC (Partito africano per l’indipendenza della Guinea e di Capo Verde) nella foresta, Guinea Bissau, 1970. Courtesy Galleria Bel vedere