Gil Kenan dirige il quarto capitolo (reboot femminile a parte) del marchio inventato quarant’anni fa dalla banda Aykroyd-Murray, confermati anche stavolta alla guida delle “vecchie guardie”. Tra qualche concessione ai teenager e una regia leggera e moderna, il messaggio resta comunque lo stesso: per cacciare i fantasmi ed esplorare l’al di là, servono coraggio, curiosità e il buon vecchio fucile laser
Il 7 giugno 1984 il mondo del cinema faceva conoscenza con i “Ghostbusters”, eterogeneo team di improvvisati indagatori dell’aldilà, composto da uno scienziato un po’ matto, da un paffuto fan dell’occulto, da uno psicologo sciupafemmine e da un afroamericano pronto a credere a tutto per uno stipendio fisso. Il successo al botteghino fu da subito tale da dar vita a svariati sequel, linee di giocattoli e persino una serie animata, basata sui medesimi personaggi tradotti in cartoon, e denominata The Real Ghostbusters. Proprio da quest’ultima sembra aver tratto principalmente ispirazione il nuovo Ghostbusters – Minaccia glaciale, quarto capitolo (senza contare l’orrido reboot al femminile del 2016) del franchise, il primo senza un membro della famiglia Reitman dietro la macchina da presa. A reggere il testimone, difatti, questa volta non è più l’autore originario Ivan Reitman, né il figlio Jason, regista dell’ultimo Ghostbusters: Legacy, ma la new entry Gil Kenan.
Già rodato nel mondo del paranormale per young adults grazie all’esordio con nomination all’Oscar e Golden Globe per il film d’animazione Monster House, il film-maker di origini inglesi opta ancora una volta per un prodotto dai toni più leggeri e scanzonati rispetto agli episodi precedenti. Anzi, accantonata la fase del tributo all’umorismo surreale e squisitamente anni ’80 che caratterizzava Legacy, a Ghostbusters – Minaccia glaciale va riconosciuto il merito di voler proporre se non altro qualcosa di nuovo, per uscire dal loop del revival e traghettare finalmente la saga nel cinema contemporaneo per ragazzi.
In questo senso potrebbe ingannare la scelta di un cast in cui trovano ancora molto spazio le vecchie glorie del marchio, dall’eterno (e menomale) Bill Murray al co-creatore della saga Dan Aykroyd, dal riscoperto Ernie Hudson a un’Annie Potts capace finalmente di guadagnarsi gradi e uniforme ufficiale da acchiappafantasmi. Ma, accanto a loro, va affermandosi un nuovo team sempre più convincente: Carrie Coon riesce a farsi perdonare un esordio così così in Ghostbusters: Legacy, mentre i già visti Paul Rudd, Finn Wolfhard, Logan Kim e soprattutto Mckenna Grace rafforzano quanto di buono mostrato fin qui, tra talento comico e bravura nel tratteggiare personaggi capaci di spiccare il volo anche senza la guida dei veterani del mestiere.
Ovviamente, non è tutto ectoplasma quel che luccica: detto delle piacevoli conferme, a lasciare onestamente perplessi sono gli ulteriori nuovi acquisti, il cui giudizio è però rimandato agli sviluppi futuri della serie. Se lo scienziato di James Acaster, con tanto di occhiali e ciuffo biondo, è un omaggio un po’ freddino alla versione animata di Egon Spengler (il personaggio storico del compianto Harold Ramis), il “Maestro del Fuoco” del comico Kumail Nanjiani è un campionario di smorfie e gag persino eccessivo, mentre l’adolescente fantasma Emily Alyn Lind pare una concessione un po’ forzata al teen movie, forse il lato più debole della trama.
Trama che, per il resto, si svolge sui consueti binari più che collaudati, con l’ennesima divinità malvagia liberata per sbaglio da politici incapaci (il redivivo William “dickless” Atherthon) e un team, stavolta raddoppiato, chiamato a risolvere la situazione a colpi di protoni vecchio stile e trappole di ultima generazione. D’altro canto, nonostante una critica oltreoceano tutt’altro che entusiasta lo abbia definito “un film sovraffollato”, è proprio il gruppo la forza di Ghostbusters – Minaccia glaciale, accompagnato da una regia senza scossoni, ma leggera e moderna al punto giusto. Un gruppo di outsider, oggi come allora, e proprio per questo ancora capace di veicolare lo stesso messaggio a spettatori di qualsiasi età: chiunque, armato di coraggio e curiosità, può sfidare l’impossibile, portando a testa alta fucile laser e distintivo, e calarsi a tutta velocità da un palo dei pompieri appena rimesso a lucido per rispondere alla chiamata.
Ghostbusters – Minaccia glaciale di Gil Kenan, con Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Annie Potts, Carrie Coon, Paul Rudd, Finn Wolfhard, Logan Kim, Mckenna Grace, James Acaster, Kumail Nanjiani, Emily Alyn Lind, William Atherthon