“WTF”: nella tragicomica guerra di Tina Fey reporter “afghana”

In Cinema

“Whiskey Tango Foxtrot”, che per i militari può essere pure “What The Fuck”, è il racconto, firmato da Glenn Ficarra e John Requa e ispirato a una giornalista vera, di come ci si possa inventare, con intelligenza e istinto, inviate di prima linea. Correndo anche, per eccesso di adrenalina e amore del mestiere, grandissimi rischi. E strappando una risata, ma molto amara, al pubblico

E se un giorno la tua scrivania cominciasse all’improvviso a sembrarti un luogo di indicibili torture? E pedalare su una cyclette in una lussuosa palestra newyorkese ti apparisse di colpo un’esperienza di intollerabile noia? Per non parlare dell’attesa dell’arrivo del tuo fidanzato da non si sa dove… Quel giorno potresti anche decidere di mollare tutto e trasformarti in una reporter di guerra. In Afganistan, per esempio, un paese che non sai nemmeno bene dove collocare sulla cartina del mondo, ma di cui ti sembra di sapere tutto perché l’America sta combattendo da anni proprio lì una guerra santa contro il terrorismo.

Tutto questo è accaduto davvero alla giornalista americana Kim Barker, protagonista di Whiskey Tango Foxtrot (espressione militare che corrisponde all’acronimo WTF, vale a dire “What the Fuck”), per tre anni, dal 2003 al 2006, corrispondente di guerra da alcune delle zone più calde del pianeta. Il titolo del suo libro, al quale il film di Glenn Ficarra e John Requa liberamente si ispira, è infatti The Taliban Shuffle – Strange Days in Afghanistan and Pakistan.

Nella realtà Kim Barker lavorava per il Chicago Tribune, mentre la protagonista del film (una strepitosa Tina Fey) è una reporter televisiva, scelta dovuta con tutta evidenza alla necessità di rendere il tutto più spettacolare. A parte questo, pare siano state poche le libertà che registi e sceneggiatori si sono presi nel raccontare questa storia vera, che a tratti sembra però inventata di sana pianta, tanto sono assurde e paradossali le situazioni in cui la neo inviata di guerra si trova coinvolta.

Catapultata in zona di guerra con uno zaino arancione che sembra davvero proporsi come un magnifico bersaglio, Kim impara sulla sua pelle che per mettere a segno uno scoop bisogna prima di tutto fidarsi del proprio istinto, ma invece per sopravvivere occorre soprattutto tenere a bada i propri impulsi. Primo fra tutti il bisogno di adrenalina, droga potente che spinge verso comportamenti sempre più avventati e rischi sempre più colossali.

In un’atmosfera sempre in bilico fra il nonsense bellico di Comma 22 di Mike Nichols e la risata surreale di Mash di Robert Altman, la protagonista impara presto e fin troppo bene i segreti del giornalismo d’assalto, destreggiandosi fra amiche/colleghe bionde ed esplosive (la bravissima Margot Robbie) e colleghi/amanti dal fascino europeo e sfuggente (il buffo Martin Freeman ), per non parlare del lascivo governante locale che in pubblico agita il Corano ma in privato non sembra molto interessato a rispettarne i dettami (uno spassoso Alfred Molina). Fino al momento in cui lei comincerà a farsi qualche domanda di troppo sul senso della vita e del proprio lavoro.

Attenzione, però: non date retta al trailer! Potrebbe farvi passare la voglia di guardare il film, o spingervi a vederlo per motivi sbagliati. Sembra una storia comica, di quelle in cui ti sbellichi dalle risate dalla prima all’ultima scena. E non è così. La scelta di sottolineare i passaggi più divertenti, al limite del nonsense (soprattutto le scene con Billy Bob Thornton, un generale che sembra uscito da un film dei Monty Python) ha il suo perché: Tina Fey in Italia è quasi del tutto sconosciuta, qualcuno se la potrebbe ricordare nel 2010, insieme a Steve Carell, in una commedia divertente e un po’ demente, Notte folle a Manhattan. D’altra parte la signora s’è fatta le ossa per una decina d’anni in una gran fucina di talenti comici americani, il Saturday Night Live e non difetta certo di talento per la risata. E poi sì, Whisky Tango Foxtrot fa anche ridere, ma intanto ti insinua sotto pelle un sottile e persistente senso di inquietudine. Ti fa sghignazzare, ma con gli occhi sbarrati davanti al vento di follia che sembra imperversare sui campi di battaglia come nelle redazioni dei giornali. E soprattutto ti induce a farti qualche domanda non scontata, e affatto consolante, sui conflitti e il circo mediatico che ormai inevitabilmente li accompagna. Per non parlare dei quesiti, ancora più inquietanti, sul bisogno di guerra che si nasconde in tutti noi.

Whiskey Tango Foxtrot di Glenn Ficarra e John Requa, con Tina Fey, Margot Robbie, Billy Bob Thornton, Alfred Molina, Martin Freeman 

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