Una serie di incontri organizzati negli spazi di ChiAmaMilano, in via Laghetto 2, affronterà diverse arti creative analizzandone la struttura, i ruoli più importanti, il miglior modo di avvicinarsi per il pubblico.
Quante volte siete usciti da un cinema o da una sala teatrale pensando: mi è piaciuto ma non saprei dire perché? O, chiacchierando con gli amici, non siete riusciti a spiegare il motivo per cui quella storia vi aveva appassionato, quel regista si era dimostrato così originale o, al contrario, quell’attore così poco convincente? Cultweek vi propone tre incontri, a ingresso libero, che abbiamo voluto chiamare Le grammatiche dello spettacolo. Saranno workshop su cinema, teatro e musica, ospitati nella sede di ChiAmaMilano in via Laghetto 2, che, attraverso interventi di esperti e proiezioni di sequenze di cinema e di performance in palcoscenico vi aiuteranno a padroneggiare la grammatica e i linguaggi di diverse forme dell’arte dello spettacolo. Questo progetto ha vinto un bando della commissione Cultura, Giovani, Sport, Affari Costituzionali del Municipio 1 – Centro Storico del Comune di Milano, che ha apprezzato la nostra proposta agli abitanti della zona appassionati di cultura e spettacoli e desiderosi di approfondire le loro conoscenze migliorando il loro approccio a ciò che vedono al cinema e nelle sale teatrali.
Ognuno dei workshop (frequentabili anche singolarmente) prevede una conversazione con i partecipanti di due conduttori della redazione di Cultweek, che introducono i temi della visione e della creazione di un prodotto artistico utilizzando brani di film, opere liriche e spettacoli, come esempi alti di protagonisti, mestieri e strutture di un racconto per immagini o in scena, parlato e/o cantato. Chi partecipa sarà poi invitato a interagire nella discussione facendo osservazioni e ponendo quesiti che nascono dalla sua esperienza di spettatore o dalle sollecitazione ricevute nei workshop.
Si partirà sabato 19 novembre con “Come si legge un film” (ore 16-20), in cui Gabriele Porro, giornalista di Repubblica e Stefano Benedetti, redattore di cinema per Cultweek , metteranno a confronto, attraverso spezzoni di opere recenti e storiche, europee e americane, com’è cambiato nel tempo l’approccio al racconto filmico, alla recitazione e alle diverse componenti visive e sonore di una pellicola. Sabato 3 dicembre (ore 16-20) Maurizio Porro, critico del Corriere della Sera e direttore di Cultweek.com, e Jacopo Zerbo, redattore della pagina teatrale di Cultweek, che spiegheranno “Come si legge una piéce teatrale”, mostrando alcune scene tratte da spettacoli allestiti nelle diverse sedi del Piccolo Teatro di Milano; terzo e ultimo appuntamento, quello di sabato 17 dicembre (ore 16-20) per “Come si legge l’opera lirica”: Mattia Palma, redattore teatrale e musicale di Cultweek, e Anna Girardi, sempre di Cultweek, commenteranno diversi esempi di messa in scena e protagonisti del melodramma, con il supporto di immagini di celebri allestimenti di opere al Teatro alla Scala di Milano.
Questo progetto non vuole però concludersi solo con i tre workshop, ma al contrario porre le basi per la creazione di un circuito di incontri e discussioni con la cittadinanza milanese, con i più giovani ma non solo, sui temi culturali del momento. Con l’ambizione, anche, di avvicinare gli spettatori ai protagonisti dei vari settori della cultura e dello spettacolo.
Per partecipare, nei locali di ChiAmaMilano in via Laghetto 2, agli appuntamenti di “Le grammatiche dello spettacolo”, che sono tutti a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti, è necessario prenotarsi alla mail redazione@cultweek.com