Zedd: una tavolozza di colori musicali

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Il dj tedesco, vincitore di un Grammy con la canzone Clarity, pubblica il suo secondo album, True Colors

Anton Zaslavski, tedesco di origini russe, è stato prima un bambino prodigio e pianista classico. Poi, adolescente, è passato alla batteria nella band metal in cui suo fratello era il chitarrista. Infine, ispirato dai più grandi guru della musica elettronica, come Skrillex, ha deciso di diventare dj, con lo pseudonimo Zedd.

Oggi, a venticinque anni, di strada ne ha fatta e, dopo aver vinto un Grammy nel 2013, per il singolo Clarity, Zedd si è trasformato in un pittore. Sì, ma non uno di quelli che usano colori e pennelli per dipingere su tela. Lui i colori li ha usati per creare il suo secondo album, True Colors.

In questo progetto discografico, spiega l’artista, ogni canzone rappresenta uno specifico colore e dunque un determinato stato d’animo. Tocchi di rosso acceso e gialli brillanti, ma anche blu e nero sono stati usati per “dipingere” questo arcobaleno musicale che alterna  ampie campiture serene e intime alle euforiche pennellate dell’elettronica.

Così nel nuovo album del dj e produttore tedesco si alternano due anime, una più fedele all’EDM (Electronic Dance Music) e una più acustica e minimal.

Partiamo subito con il colore magenta e il brano Beautiful Now, un perfetto esempio del lato più energico ed esuberante del disco. Complici una melodia maledettamente catchy e un coro degno dei migliori Coldplay, la canzone entra in testa e fa muovere a tempo il piede anche all’ascoltatore più composto.

Done With Love è il verde, fiore all’occhiello dell’album: un perfetto mix tra elettronica e pop che strizza l’occhio ai Daft Punk. Zedd rivela tutta la sua capacità creativa e la sua conoscenza musicale in un drop originale ed energico, che alla fine del brano sfuma in una malinconica melodia al piano che trasporta direttamente alla canzone successiva, True Colors.

La title-track introduce un effetto chiaroscuro. Zedd abbandona synth frizzanti e bassi energici e si affida ai suoi primi strumenti, pianoforte e batteria, per gettarsi in una cavalcata dal sapore quasi western. La canzone rappresenta il manifesto dell’intera opera: un canto di libertà che invita a essere se stessi e a rivelare i propri “veri colori”. Il suo colore è il rosso, quello della passione e del coraggio, e con decise pennellate regala il momento più intenso dell’album.

Per il finale, l’atmosfera si tinge di blu sulle note dell’ipnotica Illusion, cantata dalla band americana Echosmith. In questa canzone l’anima elettronica e quella acustica dell’album si fondono, dando vita a un momento di straordinaria leggerezza, sospeso tra sogno e realtà.

In uno scenario musicale come quello di oggi, in cui l’EDM sta assumendo sempre più importanza e influenzando sempre più artisti, Zedd riesce a riproporre questo genere con uno stile che è in grado di guardare oltre l’orizzonte del dancefloor. Ammiccando costantemente al pop e portando con sé le sue esperienze musicali, prima di pianista classico poi di batterista metal, è in grado di attingere a un vasto repertorio musicale. E proprio come un pittore che attinge a una tavolozza piena di colori, Zedd regala nuove emozioni policrome.

Zedd, True colors (Interscope Records)

Foto di : swimfinfan

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