Nuvole parlanti: Michele Rech torna in libreria con il quinto volume del suo autobiografico anti-eroe, Zerocalcare
Classe 1983 e cresciuto come molti in quegli anni a pane e cartoni animati, l’origine di Zerocalcare (l’alter ego fumettaro, non il secolare Michele Rech) è avvenuta fra i centri sociali della Capitale a forza di locandine e manifesti di concerti, attraverso cui ha sviluppato il suo stile. Nel tempo ha poi lanciato uno dei primi e più cliccati blog a fumetti italiani, ottenuto collaborazioni con giornali del calibro di XL di Repubblica, Wired e Il Post, e oggi, grazie a chi ha creduto in lui come il vignettista Makkox e gli editori della casa editrice BAO, è arrivato alla pubblicazione del suo quinto libro in soli tre anni, Dimentica il mio nome.
Ritornano quindi il mitico armadillo (esilarante nemesi del Grillo Parlante disneyano che accompagna con i suoi consigli cialtroni Calcare in tutte le sue disavventure), la paziente madre rappresentata come Lady Cocca, e tutto quel carrozzone di personaggi dell’animazione (e non solo) anni ’90 che Michele usa come emanazioni dei vari stati d’animo di se stesso, in una storia incentrata su un momento tragico della sua vita, la morte della nonna materna.
Ma se il limite delle sue opere monografiche precedenti era la difficoltà nel raccontare episodi personali senza riuscire a non risultare un po’ stucchevole, in Dimentica il mio nome proprio quando si sta per dire «ecco che attacca la lagna», la trama sterza bruscamente diventando un thriller del post mortem, un’indagine appassionante sulla vita avventurosa di una parente mai conosciuta fino in fondo, fra fantasmi del passato e un background storico che va dalla fine della Russia zarista alla Seconda guerra mondiale.
Il consiglio però per chi non lo conosce è quello di approcciare Zerocalcare partendo dal blog, solo così potrete gustarvi appieno lo stile di un fumettista che ha la caratteristica peculiare di diventare amico dei lettori coinvolgendoli con disarmante sincerità nel suo mondo caotico.
“Dimentica il mio nome” di Michele Rech- Zerocalcare (BAO Publishing, pp.240, 18 euro)